1 – Gli abbuoni non finiscono mai! E la prescrizione?

1 – Gli abbuoni non finiscono mai! E la prescrizione?

Parafrasando Eduardo de Filippo invece degli esami intendiamo riferirci alla possibilità di definire in modo agevolato le pendenze con l’ente di riscossione (sia esso Equitalia o l’Agenzia delle Entrate-riscossione).

Cartelle di pagamento non pagate o rateizzazioni interrotte sono oggetto della riapertura dei termini della c.d. “rottamazione” riproposta dalla legge collegata a quella di bilancio (D.L.148/17), che sposta al 31 maggio 2018 la scadenza per la presentazione agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione  della domanda di definizione agevolata come già istituita dal decreto del 2016.

Il nuovo pagamento può avvenire in cinque rate di pari ammontare, spalmate tra fine luglio 2018 e febbraio 2019, può riguardare tutti gli importi a ruolo, anche se non hanno natura tributaria (contributi previdenziali e assistenziali, diritti camerali, multe per violazione del Codice della Strada ecc.) e la presentazione della domanda consente di ottenere dall’INPS un DURC regolare anche per le somme “rottamate”.

Il beneficio è sicuramente significativo per le somme riguardanti debiti relativamente recenti, mentre per eventuali carichi di origine lontana raccomandiamo di prestare attenzione all’eventuale decorso dei termini di prescrizione (generalmente dieci anni per i tributi e cinque anni per sanzioni e interessi) che potrebbero avere già di fatto ridotto il carico tributario.

Lo Studio ha ottenuto significativi successi proprio in materia di accertamento della prescrizione tributaria e siamo a diposizione per valutare la convenienza di una domanda di rottamazione di debiti tributari non recenti.

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