PEANUTS: NON SOLO CHARLIE BROWN MA ANCHE I LAVORATORI DIPENDENTI! (Gazzetta Tributaria n.93/2022)

PEANUTS: NON SOLO CHARLIE BROWN MA ANCHE I LAVORATORI DIPENDENTI! (Gazzetta Tributaria n.93/2022)

93-L’Agenzia delle Entrate con una circolare specifica le modalità di fruizione del bonus spese per i dipendenti 2022: circa 80 euro annui di aumento – noccioline!

 

Con il termine Peanuts gli americani identificano non solo le noccioline di cui sono grandi estimatori tanto da averci anche eletto un Presidente della Repubblica (Jmmy Carter) ma anche le quisquilie, le briciole insignificanti!.

Forse questo non è apparso chiaro al governo DRAGHI che nell’agosto 2022, approvando il decreto “Aiuti bis “ ha stabilito per il 2022 la misura di 600 euro annuo per i beni e servizi ceduti al personale dipendente, aumentando a livello di bonus, l’importo già previsto in esenzione di imposta e la misura di contribuzione, come all’art.51, terzo comma del TUIR.

Si tratta della possibilità di integrare la retribuzione con un certo importo che può essere anche rappresentato da beni in natura (tipico è il caso del dipendente che può acquisire a prezzo “ingrosso” i prodotti dell’azienda, e così via) e che l’esenzione fiscale rende particolarmente appetibile.

I venti di guerra e la crisi energetica del 2022 hanno suggerito al governo di ampliare il bonus non imponibile legandolo al sussidio per il pagamento di bollette e fatture per utenze domestiche del servizio idrico integrato, energia elettrica e gas naturale.

 

 

Interviene quindi l’Agenzia che con la circolare n. 34 del 4 novembre 2022 fornisce, in una decina di pagine, i necessari chiarimenti sulla portata dell’ampliamento.

Sembra che nessuno abbia notato che siamo in presenza di un tetto per il “bonus” 2022 elevato a 600 euro, mentre per il 2021 era 516, 46!, sempre in termini annuali, e quindi una variazione di 7 euro mensili!

Mentre il bonus a 516 euro è per così dire ordinario, e quindi non necessita di alcuna giustificazione, la nuova norma prevede che il lavoratore debba rilasciare un atto sostitutivo di notorietà che attesti che paga le bollette(!), oppure consegnare al datore di lavoro copia delle stesse (ma questo non è consigliato per motivi di privacy!); come per il bonus ordinario se viene sforata la soglia dei 600 euro annui tutto l’ammontare diviene imponibile.

Quindi, per il solo anno 2022 dovranno essere modificati i programmi di gestione dei fogli paghe, preparare documenti aggiuntivi e richiedere attestazioni che dal 2023 non avranno più valore, al fine di attribuire in esenzione d’imposta ventitré centesimi di euro al giorno ai lavoratori, con un costo per l’azienda che moltiplica almeno per 1000 volte tale importo!!.

Ecco che si può tranquillamente affermare che anche queste sono peanuts, sciocchezze insignificanti, ma almeno Charlie Brown e compagni sono più simpatici!

 

 

Gazzetta Tributaria 93, 07/11/2022

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