L’ ECCEZIONE “NORMALIZZATA” (Gazzetta Tributaria n.94/2025)

L’ ECCEZIONE “NORMALIZZATA” (Gazzetta Tributaria n.94/2025)

94 – Gli effetti COVID non finiranno mai (!) per taluni aspetti fiscali.

  

Gli anni scorsi hanno visto quella tragica situazione pandemica che ha sconvolto il mondo e il nostro paese, ma se gli aspetti sanitari sono, fortunatamente, pressoché cessati alcuni di quelli fiscali sono ancora attivi!

Almeno questa è la conclusione cui si deve giungere esaminando la risposta ad interpello dell’Agenzia delle Entrate n. 141 del 23 maggio 2025

Durante la pandemia è stato emesso un decreto (n.34 del 2020 – Rilancio) che tra l’altro ha ridotto l’aliquota IVA (dal 22% al 5%) per i beni necessari al contenimento della emergenza sanitaria, come mascherine, guanti, tute di protezione, calzari e simili, applicabile tout court alle transazioni su questi beni chiunque fossero le parti, essendo presunta la finalità sanitaria.

L’interpellante chiede all’Agenzia se, essendo fortunatamente cessata ufficialmente l’emergenza, le cessioni di tali prodotti, che vengono anche acquistati da grossisti per la successiva rivendita nella grande distribuzione, possono ancora godere dell’IVA ridotta.

L’interpellante propone che l’aliquota ridotta venga mantenuta solo quando i beni sono ceduti per finalità sanitarie, mentre nella normale attività commerciale si torni all’IVA ordinaria.

Con la risposta in commento, invece, l’Agenzia recita un sostanziale mea culpa, riferendo che “sebbene l’attuale situazione sia caratterizzata dall’assenza di un’emergenza sanitaria quale quella del 2020, né il legislatore nazionale né quello unionale sono medio termine intervenuti”

Quindi il regime agevolato IVA per questi prodotti è tutt’ora in vigore (anche solo per dimenticanza!) in quanto la legge si riferisce alle cessioni di questi prodotti, che se hanno le caratteristiche richieste (marcatura CE, certificazione DPI) e quindi rientrano nei codici di classificazione doganale specifica, hanno diritto al trattamento agevolato.

Per giustificare la “dimenticanza” l’Agenzia riferisce che in molti settori se è continuato ad utilizzare questi beni di protezione su base volontaria stante la maggiore sensibilizzazione dei cittadini verso i problemi di salute pubblica.

Sta di fatto che dell’agevolazione eccezionale ci si era dimenticati, e il produttore che voleva limitarla solo all’ambito sanitario viene smentito, potendo godere dell’aliquota IVA ridotta anche per le cessioni di questi prodotti alla grande distribuzione per la normale commercializzazione, non essendo richiesta la dimostrazione dell’utilizzo per finalità sanitarie.

Riscontare in un atto ufficiale dell’Agenzia l’ammissione della “dimenticanza” è certamente sorprendente e fa rientrare anche la massima burocrazia in un regime di normalità che la rende meno ostica!

Oltre tutto la dimenticanza è a vantaggio delle tasche del cittadino (per chi usa i mezzi di protezione citati!)

 

Gazzetta Tributaria 94, 26/05/2025

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