INTERPRETAZIONE ……… CORRETTIVA: IL BENEFICIO SPETTA! (Gazzetta Tributaria n.130/2023)

INTERPRETAZIONE ……… CORRETTIVA: IL BENEFICIO SPETTA! (Gazzetta Tributaria n.130/2023)

130 – Nell’arco di pochi anni l’Agenzia delle Entrate emana due risposte ad interpello con la seconda che ribalta di 180° la prima: questa è collaborazione!

 

 Pur essendo generalmente critici nei confronti dell’Agenzia fa anche piacere constatare che a volte vi è un comportamento decisamente positivo, e propositivo, che agevola l’attività del contribuente e del suo consulente, come è il caso che andiamo a commentare.

Il giorno 21 novembre 2023 è stata pubblicata la risposta ad interpello n. 464, emanata dalla Direzione Centrale enti non commerciali, che riconosce la spettanza della riduzione a metà dell’aliquota IRES per un ente pubblico di beneficenza volto a sostenere il percorso scolastico degli orfani dei dipendenti di un ministero venuti a mancare.

Si tratta di una fattispecie consueta, con l’ente (ministero, corpo armato, struttura collettiva) che costituisce una sorta di società di mutuo soccorso – ente benefico laico – che contribuisca ad agevolare l’istruzione degli orfani del personale dell’ente che ha generato la struttura.

In base all’art.6 del decreto sulle agevolazioni (D.P.R: 601/73, decisamente datato!) gli enti benefici possono godere della riduzione a metà dell’aliquota IRES sui redditi imponibili (nel caso più frequente, ed è quello esaminato dall’interpello, si tratta di redditi da locazione di immobili).

L’Ente si rivolge all’Agenzia per avere conferma della legittimità della riduzione dell’aliquota, e l’interpello indicato conferma che in presenza dei requisiti richiesti (mancanza di attività imprenditoriale e attività assistenziale a beneficiari circoscritti) la riduzione spetta.

Tutto bene quindi, e dov’è la notizia?

In tempi non lontani la stessa Direzione Centrale enti non commerciali dell’Agenzia, sia pure a firma di un altro dirigente, avena negato, allo stesso ente e con gli stessi presupposti, l’agevolazione!

Infatti con interpello n. 152 del 28 dicembre 2018 veniva negata la possibilità di applicare l’aliquota dimezzata ai redditi fondiari ricevuti dallo stesso ente a favore degli orfani del personale del Ministero.

È la stessa Agenzia, con notizia su Fisco Oggi che ricorda come vi fosse stato un parere diverso nel passato, ma che alla luce dell’attuale interpretazione il beneficio spetta: un vero esempio di collaborazione tra Amministrazione e Contribuente, e speriamo che sia segnale di una mentalità costruttiva nei rapporti tra le parti.

Una nota a margine di questa situazione positiva: la prima pronuncia era del 28 dicembre 2018 ed aveva il numero 152; l’intervento attuale che viene commentato è di novembre 2023 ma ha già il n. 464: in cinque anni il numero di interpelli cui deve rispondere la Direzione Centrale è più che triplicato, tanto da far proporre una “tassa” per ottenere una risposta (aberrazione culturale!).

Nelle Gazzetta Tributaria n. 76/2022 e n.13/2023 avevamo ricordato ironicamente il titolo del film: “piovono polpette” ma constatiamo che il sereno (un numero limitato di problematiche poste all’attenzione della Direzione) è ancora lontano; non ci resta che sperare nella riforma che verrà!

  

Gazzetta Tributaria 130, 24/11/2023

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