IL PRANZO E’ SERVITO…CON LO SCONTO! (Gazzetta Tributaria n.79/2022)

IL PRANZO E’ SERVITO…CON LO SCONTO! (Gazzetta Tributaria n.79/2022)

79-Con il mese di settembre 2022 (elezioni?) si avvia la procedura per il contributo “Chef” del 2020, di cui pressoché nessuno aveva notizia e che appare di applicazione sostanzialmente impossibile!

 

 

Complice forse il clima elettorale, anche se la successione delle date rimane incerta, è stato annunciato anche dal quotidiano dell’Agenzia “Fisco Oggi” del 16 settembre l’avvio della procedura per la concessione de contributo “Chef” approvato nel 2020. (le date insolite sono che il decreto del Ministero è del 1 luglio 2022, quando ancora non vi erano scadenze elettorali, ma pubblicato solo il 15 settembre)

Sarà bene riepilogare di che cosa si tratta, dato che anche il vostro redattore non ne aveva memoria.

La legge di bilancio 2020, pubblicata a dicembre 2020, tra l’altro ha stabilito un contributo in forma di credito d’imposta a favore di esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti che effettuino (direttamente il cuoco e con pagamenti tracciati e parlanti) negli anni 2021 -2022 spese per l’acquisto di macchinari per il freddo, attrezzature professionali o corsi di formazione.

Il credito d’imposta sarà pari al 40% del costo sostenuto e nella misura massima di €6,000 per soggetto, e potrà essere usufruito con il mod. F24 o ceduto a istituti finanziari o al fornitore con le modalità già note.

Fin qui il commento sintetico della norma (in caso di specifico interesse siamo pronti ad ampliare l’approfondimento) ma intervengono ora alcune valutazioni meno tecniche.

Intanto il decreto rinvia per le modalità applicative a successivi interventi del Ministero dello Sviluppo Economico per l’approvazione del modello di domanda e definizione dei termini: a fine di settembre 2022 non vi è ancora traccia della domanda e quindi uno dei due anni di riferimento sembra trascorso inutilmente.

 

 

Viene poi ricordato che il totale dei fondi messi a disposizione è di tre milioni di euro, in tranche annuali di un milione, e tenuto conto dei limiti di contributo già evidenziati vuol dire che la platea dei beneficiari sarà al massimo di 500 unità (tre milioni totali per seimila euro pro capite!) e quindi viene attivato un meccanismo ufficiale, sia di erogazione che di controllo, per una platea certamente ridotta.

Infine rileviamo che la platea dei destinatari del buono “Chef” deve essere costituita dai cuochi professionisti dipendenti o autonomi che lavorano presso alberghi o ristoranti: ma il lavoratore dipendente che interesse ha (?) ad acquistare personalmente impianti per il freddo o attrezzatura specifica; oltretutto avrebbe anche scarse possibilità di utilizzare il credito d’imposta, essendo dipendente con una posizione fiscale generalmente autoliquidantesi!

Il forte dubbio che si tratti di una di quelle c.d. mance di fine legislatura rimane forte, e sarebbe interessante sapere, a fine del periodo di osservazione, che effetto specifico ha avuto questo ennesimo atto inutile della politica fiscale.

Intanto però anche “Fisco Oggi” dedica attenzione ad un aspetto sicuramente succulento ma marginale della situazione tributaria!

 

 

 

Gazzetta 79,19/09/2022

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