IL GIRO D’ITALIA TRA CENTENARIO E BOLLI (Gazzetta Tributaria n.67/2023)

IL GIRO D’ITALIA TRA CENTENARIO E BOLLI (Gazzetta Tributaria n.67/2023)

67 – L’assistenza stradale alle corse ciclistiche muove una grande attenzione dell’Agenzia per l’applicazione dell’imposta di BOLLO (!).

 Pochi giorni fa dedicavamo un richiamo all’imposta di bollo (Gazzetta Tributaria n. 61/2023) commentandone la resistenza a modifiche e innovazioni, e quasi a rispondere al nostro stupore l’Agenzia delle Entrate pubblica la risposta n. 346 del 14 giugno 2023 (assolutamente tempestiva con i nostri richiami storici!) cui FISCO OGGI dedica un commento di tre pagine.

Il tema è, sorprendentemente, l’applicazione dell’imposta di bollo alle richieste di rilascio delle attestazioni dei servizi di scorta tecnica alle competizioni ciclistiche.

Effettivamente è noto, ed abbiamo visto tutti che le corse ciclistiche sono spesso accompagnate da scorte di addetti in moto, siano essi rappresentanti della Polizia di Stato, della Polizia Locale o da “addetti all’organizzazione”.

Ebbene, per poter scortare la corsa ciclistica deve essere formulata una apposita domanda agli organi competenti che a loro volta emetteranno il provvedimento autorizzativo, e questo deve essere rinnovato competizione per competizione!

Il dubbio è stato se queste domande, e le relative autorizzazioni, debbono essere assoggettate all’imposta di bollo (la famosa vignetta adesiva!) e questo chiunque formuli la domanda.

Naturalmente la risposta è arrivata ampiamente documentata con il provvedimento indicato e si sviluppa in otto pagine, per distinguere se la domanda viene presentata, e la corsa organizzata, da una ONLUS riconosciuta dal Coni o da Enti di Promozione Sportiva o comunque Enti del Terzo Settore oppure da altri enti o associazioni.

Nel primo caso la domanda è esente da bollo e anche l’autorizzazione segue la stessa esenzione, nel secondo caso la medioevale etichetta colpisce ancora, e sarà dovuta implacabilmente l’imposta nella misura di 16 euro per ogni quattro pagine di domanda e di autorizzazione!

Il Giro D’Italia ha celebrato con enfasi il fatto di avere superato i 110 anni di vita; nulla in confronto alla storia pluricentenaria dell’imposta di bollo che quindi accompagna anche il Giro (se chi organizza è La Gazzetta dello Sport non è ETS e quindi pagherà il bollo!)

Non si può che restare attoniti davanti queste illuminazioni di storia fiscale medioevale che come lampi intervengono nella routine quotidiana di dichiarazioni fiscali e F24, portando anche un sorriso come speriamo di trasmettere ai nostri lettori, spesso sovrastati da argomenti tecnici noiosi.

Gazzetta Tributaria 67, 15/06/2023

 

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