IL FISCO DEL GRILLO! IO SO’ IO…… (Gazzetta Tributaria 18/2022)

IL FISCO DEL GRILLO! IO SO’ IO…… (Gazzetta Tributaria 18/2022)

18 – Gli Alert per inadempimento sono a senso unico e potrebbero mettere in difficoltà i contribuenti.

 

Pochi giorni fa commentavamo sulle nostre pagine la nuova disciplina dei segnali di allerta per inadempimento dell’impresa (Gazzetta Tributaria n. 15/22) sottolineando come l’attenzione nei pubblici poteri sia indirizzata a sollevare preoccupazioni anche in situazioni pressoché normali.

Ma questo Fisco non amico presta la massima attenzione alle pagliuzze nell’occhio del contribuente e non rileva le travi nel proprio: abbiamo direttamente vissuto un caso del genere.

Una società, con numerosi dipendenti paga regolarmente gli stipendi ed effettua le ritenute fiscali dovute; prima della fine dell’anno viene incorporata da un’altra società che al 31 dicembre si presenta, quindi, come unica titolare dei rapporti di lavoro, anche dei dipendenti acquisiti e quindi unica titolata a presentare le dichiarazioni fiscali.

Per dimenticanza, veniale ma colpevole, nella dichiarazione dei sostituti d’imposta (mad.770) non vengono richiamate le ritenute versate nel corso dell’anno a nome della incorporata.

Non risultando tali ritenute a nome della incorporante, unico soggetto esistente dopo la fusione vi è l’iscrizione a ruolo di quanto omesso (aveva solo una titolarità differente) e deve intervenire il difensore.

Preso contatto con l’Agenzia, verificate le posizioni arriva candidamente l’ammissione: effettivamente con il codice fiscale dell’incorporata vi sono XXXmila euro di ritenute non abbinate, importo pari a quello poi richiesto all’incorporante (!).

Questa somma, rilevante, stava in un limbo in attesa di trovare “famiglia”, ma non esiste norma che imponga all’Agenzia di attivare un alert sui crediti senza paternità, con l’avvertenza che se tali crediti non vengono pretesi entro 48 mesi si prescrive il diritto al rimborso!

Nel titolo abbiamo richiamato un certo arrogante comportamento: se posso farti sentire inadempiente procedo di corsa (ritardo di 5.000 euro!) ma se invece sono io a dover rimborsare o collocare qualche cosa a favore del contribuente ….. stiamo zitti che magari il diritto si prescrive!

Eppure come vi sono i programmi che automaticamente segnalano il ritardo del privato nell’inadempimento potrebbero automaticamente segnalare le eccedenze di versamento (dato che difficilmente vi siano azioni liberali (!) verso il Fisco vuol dire che c’è qualche anomalia!)

Certamente non è un comportamento rispettoso del principio di correttezza e buona fede di cui all’art.10 dello Statuto del Contribuente, ma la verifica delle violazioni di tale norma rischia di diventare un trattato enciclopedico.

Eppure basterebbe poco per migliorare il clima generale.

 

Gazzetta 18, 28/02/2022

 

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