I TERMINI FISCALI …… NON FINISCONO MAI! (Gazzetta Tributaria n.108/2022)

I TERMINI FISCALI …… NON FINISCONO MAI! (Gazzetta Tributaria n.108/2022)

108-Un tentativo di “fare il punto” sulle scadenze dei termini di accertamento per IVA e Imposte Dirette nel 2022 (e non solo).

 

La ricorrenza di San Silvestro che segna la fine dell’anno solare viene vista non solo come promessa di un nuovo e migliore slancio per il futuro ma anche come termine per certe attività di rettifica fiscale che vengono fermate dalla decadenza

Secondo le norme ordinarie l’Agenzia delle Entrate ha un certo tempo per sottoporre a verifica ed eventuale rettifica le dichiarazioni dei redditi ed IVA, e questo termine scade ora al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della dichiarazione.

Cinque anni sono un lasso di tempo dilatato nel mondo attento al secondo dell’economia just in time e non trovano riscontro nel panorama europeo, ma almeno era stata stabilita una data precisa di scadenza per poter accantonare conti e scartoffie.

L’emergenza COVID ha dilatato questa scansione temporale, in quanto uno dei primi decreti del 2020 (n.18/2020) ha prorogato di 85 giorni tutti i termini di scadenza, in quanto ha “sospeso” la decorrenza dei termini per ogni attività fiscale dal 8 marzo 2020 al 31 maggio 2020.

Questa sospensione vale per tutte le situazioni che erano “attive” alla data dell’8 marzo (solitamente ricordato solo per la festa della donna!), e proroga di 85 giorni tutte le durate previste per il conteggio della eventuale decadenza.

Quindi le dichiarazioni 2016, ma anche 2017 e 2018, e forse anche 2019 in quanto il termine per la presentazione della dichiarazione inizia a decorrere al 1 maggio di ogni anno, e quindi era già in essere nel maggio 2020, avranno come scadenza per la applicazione della decadenza il 26 marzo di ogni anno 2023 e 2025, salvo per il 2024 che essendo bisestile farà anticipare la scadenza al 24 marzo!

Attenzione alla casella di PEC ed alla buca delle lettere perché non basta la fine dell’anno per considerare chiuso un periodo di imposta, ma vi è ancora quasi un trimestre, che già di per se occupa il contribuente, ed il suo consulente, con le scadenze IVA e bilanci di inizio anno!

Per altro che l’apprezzamento del tempo nel mondo tributario abbia una dimensione diversa da quella che percepisce il cittadino è dimostrato anche dalla legge finanziario 2023, ancora in formazione(!), che con la promessa di “rottamazione” delle cartelle di pagamento di importo minore stabilisce che l’Agenzia della Riscossione comunicherà il risultato della ripulitura agli enti mandanti entro il 2028(!)

In un mondo di codifica generale, dove basta inserire il codice fiscale di un soggetto per conoscerne vita, morte e miracoli il riepilogo di una operazione “automatica” di stralcio sarà formulata dopo 5 anni dalla scadenza!

Non è facile far comprendere al contribuente che spesso deve convivere con adempimenti ad horas come, per citare Edoardo De Filippo,  i termini non finiscono mai!

 

Gazzetta Tributaria 108, 27/12/2022

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