TI ACCOMPAGNO …..MA CON IVA! (Gazzetta Tributaria n. 80/2025)

TI ACCOMPAGNO …..MA CON IVA! (Gazzetta Tributaria n. 80/2025)

80 – Un caso di eccesso di burocrazia penalizzante per un paese turistico!

 

Nell’ambito della regolamentazione, a volte assillante degne della peggiore tradizione bizantina, delle varie attività in Italia esiste anche quella di Guida Ambientale Escursionistica con tanto di riconoscimento del Ministero per lo sviluppo economico (MISE) ed elenchi ufficiali.

Un contribuente Guida Ambientale chiede all’Agenzia delle Entrate il trattamento IVA del corrispettivo che addebita ai gruppi come accompagnatore, e guida, per l’accesso in aree protette, tipo le OASI del WWF e simili, con assistenza ai clienti, verifica della sicurezza ed illustrazione delle caratteristiche antropologiche e culturali del territorio visitato.

Una specifica norma IVA (art.10 n.22) prevede l’esenzione dall’imposta per i corrispettivi per la visita a parchi, giardini botanici e simili e il contribuente chiede se la stessa esenzione si possa applicare anche alla sua attività (aree ambientali protette)

Con la risposta n.125 del 30 aprile 2025 l’Agenzia delle Entrate, effettua Divisione Contribuenti una approfondita indagine sulle circostanze dell’attività svolta e sulle eventuali connessioni con prestazioni accessorie (audioguida ecc.) ma si sofferma sulle differenze tra la formulazione letterale della norma IVA – “visita”-  ai luoghi di interesse, musei, parchi e giardini, rispetto a quello che avviene nelle aree protette, che sono aperte al pubblico e non comportano la formalità dell’emissione di un documento di ingresso (biglietto).

La “visita” è quella regolamentata a pagamento, mentre l’accesso non è regolamentato, e la norma IVA si riferisce solo al primo caso!

Ebbene, la mancanza del “biglietto” di accesso costituisce l’elemento di discrimine per cui il corrispettivo per l’attività della nostra Guida Ambientale Escursionistica dovrà essere gravato di IVA, non rientrando nell’esenzione valida per i luoghi soggetti a controllo di accesso (biglietto).

Quindi il corrispettivo della nostra Guida dovrà essere aumentato del 22% – IVA ordinaria – e dovranno essere messi in atto tutti gli adempimenti formali e contabili per una “normale “attività imponibile.

Anche dopo tanti anni di commento delle norme tributarie si resta abbastanza sconcertati davanti a simili irrigidimenti per cui l’esistenza o meno del biglietto di ingresso, oltre tutto con le complicazioni anche SIAE relative, comporta l’imponibilità di tutta la prestazione di assistenza e spiegazione fornita.

E questo nei confronti di una attività che proprio il Ministero per lo Sviluppo Economico incoraggia, tenuto conto della vocazione turistica del nostro paese; sembra una specie di ultimatum – o paghi il biglietto o paghi l’IVA, ma non si sfugge!

Forse il ricordo dell’Impero Bizantino rimane negli eccessi di formalità, spesso vuote.

 

 

Gazzetta Tributaria 80, 06/05/2025

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