AGENZIA ENTRATE – INTER:1 – 1 (MA FISCO OGGI NON LO SA!) (Gazzetta Tributaria n.83/2025)

AGENZIA ENTRATE – INTER:1 – 1 (MA FISCO OGGI NON LO SA!) (Gazzetta Tributaria n.83/2025)

 

83 – Una recentissima ordinanza si occupa di problemi fiscali connessi ai bilanci delle società calcistiche.

  

Nonostante una pluridecennale simpatia per i colori nerazzurri non è la passione sportiva che ha preso il sopravvento, ma una strana circostanza che unisce commento fiscale e informazione al pubblico, insieme con una tirata di orecchie ai colleghi di Roma.

FISCO OGGI del 12 maggio 2025 pubblica un commento sulla imponibilità ai fini IRAP delle plusvalenze realizzate dalla cessione del cartellino dei calciatori professionisti, commentando una ordinanza di Cassazione in merito.

Una veloce verifica porta a riscontrare che l’ordinanza n. 8724 del 2 aprile 2025 della Corte di Cassazione è stata emessa in una causa tra F.C. Internazionale (l’INTER!) e l’Agenzia delle Entrate, per contestare una pronuncia della Commissione Regionale sfavorevole alla società.

Probabilmente ai nostri lettori non interessa molto il motivo della controversia: se il controvalore del trasferimento di un calciatore debba essere inteso come cessione di contratto di prestazione sportiva o di un provento straordinario; nel primo caso vi è soggettività anche a IRAP, nel secondo no, e la Cassazione ha deciso per l’applicazione della prima fattispecie.

Ma una prima connotazione merita di essere sottolineata negativamente: stiamo trattando dei bilanci della società del 2005 e 2006, siamo a vent’anni di distanza e, dato che la pronuncia della Cassazione è di annullamento con rinvio chissà quando si vedrà la fine!

Il giusto “processo” è ben lontano.

FISCO OGGI presenta le conclusioni della Cassazione come una vittoria piena dell’Agenzia, tralasciando invece che la pronuncia aveva riguardato i due motivi di contestazione della sentenza di secondo grado, uno riguardante l’imponibilità IRAP e l’altro concernente la deducibilità come costo d’impresa delle provvigioni pagate ai procuratori dei calciatori; su questo secondo argomento viene data ragione alla società di calcio, con rinvio quindi, al giudice di merito di tutto il dossier per una nuova pronuncia.

Di questa sconfitta, parziale dell’Agenzia non vi è traccia nell’articolo su FISCO OGGI, che presenta come una vittoria quello che sostanzialmente è un pareggio (ecco il titolo!), e non possiamo che dispiacerci della parzialità dell’informazione di quello che è la “Rivista on line dell’Agenzia” quindi una voce ufficiale!

Infine una considerazione da tifoso: magari il richiamo, in questi giorni, ad una pronuncia della Cassazione che sarebbe certamente stata trascurata dai più deriva dal fatto che tra poco l’INTER deve disputare la finale della Coppa dei Campioni, con un’attenzione amplificata dalla notorietà dei contendenti, e anche l’Agenzia cede alle lusinghe dell’effetto traino degli eventi pubblici per la propria attività (magari dimenticando la seconda parte della ordinanza che le dà torto!).

Ma se l’INTER vince la Coppa è un peccato veniale!

 

Gazzetta Tributaria 83, 12/05/2025

 

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